Chiesa Maria SS. del Carmelo

Chiesa Maria SS. del Carmelo

Costruita in stile neo-classico, tra il 1844 e il 1870 dal mastro muratore Pietrantonio Schettini, nato a Noci ma residente a Sammichele, su progetto dell’architetto Angelo Pesce di Casamassima.

La facciata è costituita da un paramento di conci di pietra calcarea, è divisa orizzontalmente in due ordini da una trabeazione. L’ordine inferiore è diviso da sei lesene ornate da capitelli ionici, in tre scomparti rispondenti alle tre navate interne.

Lo scomparto centrale è alquanto prominente rispetto ai laterali. Il portale, tra due pilastrini con capitelli, è sormontato da un timpano curvilineo contenente, nella lunetta, un affresco della Madonna del Carmine, eseguito dal pittore napoletano Vincenzo Crispo nel 1954.

Tra le lesene sono incavate due nicchie vuote. I portali degli scomparti laterali sono sormontati da cornice ed in asse si aprono, più in alto, due finestre emisferiche.

Su entrambi i lati posteriori, incorporati per metà nella fabbrica della chiesa, si ergono due campanili: quello di destra, che doveva contenere il pubblico orologio, è rimasto interrotto poco sopra la cornice terminale della chiesa; l’altro, di sinistra, è stato completato nel 1888 da un mastro muratore della famiglia Rossi.

Questo campanile si eleva isolato dall’altezza della chiesa, la guglia è a piramide ottagonale con alla sommità una croce.

L’interno, a croce romana, ha tre navate ed un transetto. Le navate sono divise da colonne binate con capitelli ionici. Le colonne sorreggono la larga trabeazione in legno di quercia.

Le volte sia della navata centrale che di quelle laterali sono a botte, con lunette, in cui sono aperte finestre emisferiche. Le volte sono abbellite da riquadri e pannelli con decorazioni di stucco dorato. Le pareti delle navate laterali sono scandite da lesene e ornate da capitelli ionici.

All’incrocio della navata col transetto è impostata, su quattro enormi piloni, la volta a vela, decorata da lacunari romboidali con rosette dorate.

Gli altari hanno identico dossale: due lesene con scanalature, sui cui capitelli poggia un timpano triangolare; tra le due lesene è incavata la nicchia. I gradini degli altari hanno tutti sui due lati volute reggimensole. Nel braccio di sinistra del transetto, l’altare è sormontato dalla statua in legno dipinto di S. Rocco; nel braccio di destra vi è l’ex altare maggiore, qui collocato dopo il rinnovamento del presbiterio, sormontato da una statua della Madonna del Carmine.

Nel cappellone di sinistra, di fronte alla navata, è l’altare in marmo policromo con statua di S. Michele Arcangelo; nel cappellone di destra, è l’altare con la statua del SS. Sacramento. Tutte queste opere, realizzate nella seconda metà dell’800, sono di scuola leccese, a parte la statua di San Michele Arcangelo che è di un artista anonimo di Monte S. Angelo. L’abside è decorato con un grande affresco del pittore Umberto Colonna, raffigurante la Madonna del Carmine con ai lati S. Michele e S. Simone Stock; in alto sono rappresentati i quattro evangelisti. Sempre di Umberto Colonna è la Via Crucis posizionata nelle navate laterali.

Nella navata destra è un altare in pietra dedicato alla Madonna di Pompei, scolpito nel 1909 dal mastro scalpellino Angeloronzo Rossi. Nei pressi dell’ingresso destro è la fonte battesimale in marmo policromo.

Alla fine degli anni ottanta del secolo XX, la chiesa è stata arricchita con un nuovo organo a canne posto, sul portone principale, dove sino agli anni sessanta si trovava il vecchio organo.

L’organo è sormontato da una enorme tela, rappresentante l’Ultima Cena, della pittrice sammichelina Margherita Deramo. Sempre della Deramo, nel cappellone di destra è un altra tela rappresentante l’Eucarestia; una terza, posta nel cappellone di sinistra, raffigura l’Apocalisse ed è del pittore Mario Colonna, figlio di Umberto.